La nostra terra, la nostra storia

La nostra storia è una narrazione affascinante che affonda le sue radici nella passione e nella tradizione familiare. Tutto ebbe inizio con nonno Carmine, un appassionato mungitore di bufale della piana del Sele, una fertile regione campana rinomata per la produzione di latte di bufala, ingrediente fondamentale della celebre mozzarella di bufala.

L'inizio di una tradizione
Nonno Carmine, nato e cresciuto nella piana del Sele, sviluppò fin da giovane un legame profondo con le bufale, animali possenti e generosi che fornivano il latte ricco e cremoso tanto apprezzato i n tutta Italia. Ogni mattina, all'alba, Carmine si recava nei pascoli per mungere l e bufale, lavorando con dedizione e rispetto per gli animali e la terra che lo circondavano. La sua passione per questo mestiere era palpabile, e con il tempo trasmise questo amore per la mungitura e per il latte di bufala a suo figlio Cosimo.






Di generazione in generazione

Elia, figlio di Cosimo, è cresciuto ascoltando le storie del nonno Carmine e osservando il padre lavorare con passione e dedizione. Decise di seguire le orme della sua famiglia, ma con una visione propria, focalizzata sull'innovazione continua e la ricerca dell'eccellenza.

Elia si dedicò a trovare ingredienti sempre migliori per il panettone, viaggiando in diverse regioni alla ricerca dei migliori canditi, delle farine più pure e dei lieviti naturali più pregiati. Per lui, l'attenzione ai dettagli e la qualità degli ingredienti erano fondamentali per mantenere e migliorare il livello del prodotto.




1984

La trasmissione della passione
Il figlio Cosimo, cresciuto tra i profumi del latte appena munto e i racconti di un mestiere antico, abbracciò con entusiasmo l'eredità del padre. Tuttavia, il giovane non si limitò a seguire le orme del genitore; la sua mente creativa iniziò a immaginare nuovi modi per valorizzare quel prezioso latte di bufala. Fu così che nacque l'idea di creare un prodotto unico, capace di combinare tradizione e innovazione: il panettone al latte di bufala.


La creazione del panettone al latte di bufala
Il panettone, dolce simbolo delle festività natalizie italiane, rappresentava una sfida interessante per il figlio Cosimo. Tradizionalmente preparato con latte vaccino, burro, uova e frutta candita, i l giovane decise di sperimentare l'uso del latte di bufala nella ricetta, conferendole una nota distintiva e inconfondibile.
Il processo di creazione richiese numerosi tentativi e una grande attenzione ai dettagli. Il latte di bufala, più ricco e cremoso rispetto a quello vaccino, donava al panettone una morbidezza e un sapore unici, che stupirono fin da subito i primi assaggiatori. La lenta lievitazione naturale, combinata con l'uso di ingredienti di alta qualità, garantiva un prodotto finale soffice e fragrante, con un aroma inconfondibile.




2024

L'artigianalità come valore aggiunto
Un aspetto distintivo del lavoro di Elia è la valorizzazione dell'imperfezione che l'artigianalità può dare. In un mondo sempre più orientato verso la produzione industriale e la standardizzazione, Elia ha compreso che le piccole imperfezioni sono il segno di un lavoro fatto a mano, con cura e passione. Ogni panettone al latte di bufala è unico, con le sue lievi variazioni che testimoniano il processo artigianale e l'attenzione dedicata a ogni singola fase della produzione. Questa filosofia si traduce in un prodotto che non è solo un dolce, ma un pezzo di storia e tradizione familiare, capace di trasmettere l'autenticità e il legame con la Piana del Sele.

"Il nostro viaggio continua, sempre con lo stesso impegno e amore per l'autenticità."